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Lavori d’autunno

da Micaela Petrilli

La checklist autunnale per le tue orchidee.

vi state preparando per i mesi invernali?

La stagione autunnale, anche se in ritardo, alla fine è arrivata e le giornate più corte e le notti fresche faranno sentire alle orchidee l’arrivo della stagione invernale. Loro risponderanno preparandosi al riposo, alcune più di altre.

cosa succede ora?

Le orchidee da riposo freddo, come il Dendrobium nobile, il pierardii, i Cymbidium hanno completato la maturazione delle vegetazioni nate la scorsa primavera e ora iniziano ad ingiallire e lasciar cadere qualche foglia.

I Catasetum le faranno cadere del tutto, pronti a sopportare le temperature più fresche e gli inverni asciutti che, in natura, caratterizzano le zone di cui sono endemici.

Come possiamo adeguare i nostri ritmi di coltivazione ed assecondare le esigenze delle nostre orchidee?

Il metodo migliore, secondo me, più che memorizzare le schede di coltivazione, è senza dubbio quello di imparare a osservare le nostre orchidee.

Vedendo le crescite ferme, le radici non più attive, alcune foglie che vengono lasciate andare, perché non siano un peso durante la stagione rigida, capiamo che è ora di ridurre progressivamente fertilizzazioni e bagnature, non solo di quelle orchidee che vanno a riposo, ma di ogni orchidea che rallenta il suo ciclo vitale.

Se non sta consumando energie per la produzione di tessuti o fiori, allora avrà anche minori esigenze di acqua e fertilizzante (per controllare la quantità di fertilizzante puoi utilizzare il conduttivimetro te ne parlo qui).

e se sono ancora in fiore?

In questo momento, alcune orchidee sono in fioritura, stimolate dal cambio di stagione, ad esempio Cattleya, Oncidium, Phalaenopsis, potrebbero decidere di fiorire in questo momento, quindi continuiamo a supportarle con condizioni possibilmente stabili e prosecuzione con le normali cure del periodo attivo.

Subito dopo la fioritura, faranno un breve periodo di dormienza, notiamolo, per evitare di bagnare quando non serve ed evitarci così, marciumi radicali.

cosa fare per prepararsi al meglio

È ora di interrompere le fertilizzazioni di Catasetum, Dendrobium e Cymbidium, preparare la zona di ricovero invernale, controllare le piante che rientriamo e se necessario, trattarle contro i parassiti, rimuovere foglie, steli secchi e fiori appassiti, per evitare, che diventino veicolo di infezioni fungine.

In particolare per quanto riguarda le Cattleya

  • puoi bloccare con i tutori le nuove crescite e tenerle rivolte verso la fonte luminosa,
  • eliminare le pellicole secche che proteggevano le giovani vegetazioni ormai mature, affinché non diventino un rifugio per i parassiti.

per i Dendrobium

  • puoi separarli dalle altre orchidee, in modo da non trovarti a bagnarli o fertilizzarli per sbaglio,
  • le temperature minime variano in base alla specie.

per i Cymbidium

  • trova una zona dove possano fare il riposo freddo e asciutto, che non geli e che non riceva piogge o grandine,
  • evita di scendere al di sotto dei 5° di minima a meno che non coltivi botanici tipo il C. goeringii.

per le Phalaenopsis

  • cerca di non scendere al di sotto dei 18 gradi
  • garantisci una buona intensità luminosa per circa 10 ore al giorno (10/12000 LUX le Phalaenopsis in natura non conoscono la stagione invernale)
  • prosegui con bagnature e fertilizzazioni normalmente, se le piante sono in crescita attiva o fioritura

lo stesso vale per le Vanda, ma con intensità luminosa molto più alta.

per Oncidium e ibridi tipo Cambria

  • cerca di non scendere al di sotto dei 14°,
  • rallenta le bagnature perché faranno un periodo di dormienza dopo la fioritura.

per i Pahpiopedilum

  • non bagnare le foglie, soprattutto a basse temperature se non vogliamo che si macchino.
  • i paphiopedilum a fioritura estiva faranno una leggera pausa e in questo momento possiamo rinvasarli, se ne abbiamo necessità.
  • le temperature minime tollerate variano in base alla specie.

Ora, godiamoci le ultime fioriture, poi potremo riposare anche noi dalle fatiche della stagione estiva, non so voi, ma qui tra parassiti, e il gran caldo è stato davvero faticoso riuscire a tenere il ritmo di trattamenti e bagnature tra giugno e settembre compreso!

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