Se tra ottobre e novembre ci preparavamo alla transizione dall’estate all’autunno, stavolta siamo in piena modalità invernale. Escludendo le orchidee dei paesi caldi del Sud Est Asiatico, tutte le altre specie hanno ritmi scanditi dall’alternarsi delle stagioni.
Noi siamo abituati ad avere estati torride e inverni bui e molto piovosi, mentre per le orchidee provenienti da Cina Meridionale, Tibet, Asia o America Centrale le estati corrispondono alla stagione delle piogge e gli inverni sono freddi, ma asciutti.
Ecco quindi 3 consigli per gestire al meglio le orchidee in inverno
Per noi coltivatori europei, sarà semplice supplire alla mancanza delle piogge in estate, perché ci basterà innaffiare di più, ma è in inverno che dovremo fare attenzione a questi 3 fattori:
- garantire molta luce: perché in natura le grandi piante che ospitano le orchidee perdono le foglie, quindi le orchidee attaccate ai loro rami ricevono più luce diretta in inverno che in estate;
- buona umidità ambientale: perché se è vero che non piove però ci sono nebbie e rugiada.
- lasciar asciugare del tutto il substrato: facendo attenzione che il ricovero invernale non riceva acqua piovana.
Cosa succede a quelle orchidee che vanno in riposo?
Per alcuni tipi di dendrobium, catasetum, lycaste, e le terricole come habenaria e calanthe le bagnature saranno sospese del tutto:
queste orchidee perderanno completamente le foglie durante l’inverno e sopravviveranno soltanto grazie al nutrimento raccolto all’interno degli pseudo-bulbi, ecco perché supportarle con abbondanti bagnature e concimazioni durante la stagione estiva è di vitale importanza per loro!
Altre orchidee diffuse in coltivazione casalinga tra cui oncidium, ibridi di cattleya e ibridi mix, che una volta erano raggruppati tutti sotto il nome Cambria (Burrageara, Vuylstekeara, e simili) non richiedono un riposo rigido come le orchidee di cui sopra, ma per poter fiorire in primavera avranno comunque bisogno di 4/6 settimane di riposo fresco e asciutto con temperature introno ai 12-14 gradi.
Come fare se non hai avuto modo di tenerle al fresco in autunno, prima che le temperature scendessero sotto i 10 gradi?
Nessun problema, ricordati di farlo in primavera, quando le temperature saliranno di nuovo fino a minime notturne di 14 gradi, posiziona le tue orchidee all’esterno in un luogo luminoso, ma asciutto, così riuscirai comunque a tenerle a riposo, quanto basta, per indurre la fioritura non appena le temperature torneranno ad alzarsi e le orchidee capiranno che è arrivata la primavera!
Ed ora eccoci all’appuntamento con il mio piccolo regalo per te: gli sfondi del mese di dicembre!
nella cartella troverai il formato verticale, per i cellulari e quello orizzontale, per tablet o desktop.
La cattleya Maxima mi ha salvato in corner e così abbiamo recuperato una foto di un nuovo fiore anche per questo mese, per il prossimo, invece, ci sono parecchi steli in preparazione nel comparto phalaenopsis e mi auguro di avere l’imbarazzo della scelta.
Sapevi che l’ultimo giorno di ogni mese parte anche Speciosa? La newsletter un po’ speciale, con digressioni dentro e fuori il mondo delle orchidee.
Questo mese contiene la scheda da scaricare con i 3 consigli per gestire al meglio le orchidee in inverno, in formato PDF da poter salvare o stampare per riguardarlo quando vuoi! Iscriviti da qui, ti aspetto su Speciosa!
Ora ti auguro una buona giornata e un buon mese di dicembre!