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Danni da freddo sulle orchidee

da Micaela Petrilli

Se l’estate combattiamo contro il gran caldo, neanche in inverno possiamo abbassare la guardia, perché i danni da freddo possono essere altrettanto letali per le nostre orchidee.

Quello che può accadere, a causa delle basse temperature, sono marciumi e batteriosi, che si presentano con parti molli, macchie scure, caduta delle foglie.

I danni da freddo possono accadere anche in casa

Quello dei danni da freddo, è un problema che interessa non solo chi coltivi all’esterno o in ambienti non riscaldati, ma anche chi come noi cura le proprie orchidee in casa, magari vicino le finestre! Proprio la vicinanza con il vetro freddo può essere la causa di problematiche fungine, che non ci sapremmo spiegare, dato che le temperature medie della stanza sono nel corretto range. Se una foglia, toccando il vetro dovesse sviluppare una qualche forma di marciume, allora sarebbe a rischio di contagio tutta la pianta e quelle nelle vicinanze.

In questi casi l’operazione migliore sarebbe, separare subito le piante infette, tagliare via la parte danneggiata, trattare con un fungicida rameico e lasciar asciugare molto bene, prima di bagnare di nuovo, per evitare che la batteriosi riparta.

Attenzione sapevi che il rame contenuto nel fungicida è tossico per le nostre orchidee? Soltanto in questo caso per prevenirne la tossicità potremo usare acqua con PH superiore a 7 (normalmente dovrebbe essere tra 6.2 e 6.5).

Io mi trovo bene anche con Aliette, che applico diluito in poca acqua con un bastoncino di cotone esattamente sulla macchia scura di marciume, facendo attenzione a non coprire tessuti sani della pianta, perchè andrebbe a disseccare anche quelli. A proposito di prodotti, hai già letto l’articolo sul kit di primo soccorso per le orchidee? Se vuoi puoi trovarlo qui.

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Qui ho diluito Aliette con un po’ d’acqua e l’ho applicato quasi puro alla base del fusto di questa phalaenopsis affetta damarciume. Questo sistema non ha registrato un 100% di successi ma ne ha salvate un bel po’.

Danni da freddo o scottature?

Le phalaenopsis sono sicuramente tra le orchidee coltivate in casa che maggiormente soffrono di questa problematica del vetro freddo. Tuttavia sarà bene riconoscerla da un altro danno, piuttosto frequente, che è invece quello delle scottature da sole. Anche se siamo in pieno inverno infatti, le orchidee potrebbero essersi già abituate a livelli di luce scarsi. A causa delle giornate corte e nuvolose, un aumento improvviso dell’intensità luminosa, dovuto a 2/3 giorni di sereno, potrebbe portare qualche bruciatura, soprattutto se la vicinanza alla vetrata fa effetto “lente d’ingrandimento”. Le orchidee producono pigmenti nelle foglie per prevenire le scottature solari, proprio come fanno le persone. Posizionare un’orchidea sotto una luce naturale scarsa (o assente) per un paio di settimane, ad esempio togliendola dalla finestra e mettendola sul tavolo, per goderci la fioritura è un tempo sufficiente affinché l’orchidea si adatti e si trovi impreparata al livello di luce precedente, quando la risposteremo in finestra a fine fioritura.

Ecco come distinguerli

Quindi come riconoscere i danni da scottature e quelli da marciume? In linea di massima le scottature sono delle ferite asciutte, che tendono a seccare i tessuti, la colorazione va dal bianco al giallo a colori più bruni. Il marciume invece causa mollezza nei tessuti, spesso ha cattivo odore e la colorazione va dal viola scuro, al marrone, al nero.

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in questo caso la foglia toccava la finestra con la punta. E’ la foglia più vecchia della pianta ed inizia a disidratare probabilmente sarà la prossima a cadere.

Una checklist per analizzare le nostre piante

In linea di massima quando ci troviamo di fronte a dei danni, di cui non conosciamo la causa, può essere d’aiuto controllare questi fattori:

Temperature medie registrate

Umidità relativa

Qualità del substrato (vecchio deteriorato?)

Esposizione luminosa

Ricircolo d’aria

Sono stati effettuati trattamenti di recente?

Qualità dell’acqua

Vicinanza delle piante a vetri o caloriferi

Da un’analisi di tutti questi fattori si può riuscire ad individuare la causa di una problematica ed attivarsi per evitarla in futuro. Non ci abbattiamo la primavera tornerà presto… spero!

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