Le adici aeree delle orchidee: funzioni, caratteristiche e cura
Le orchidee ci affasrcinano per la bellezza dei loro fiori, eppure una delle loro caratteristiche più distintive e che più amo è spesso trascurata: le radici aeree.
Sono strutture uniche che contribuiscono all’aspetto magico e per qualche verso “alieno” di queste piante, ma soprattutto che svolgono ruoli cruciali, nella loro sopravvivenza.
In questo articolo esploriamo in dettaglio le radici aeree delle orchidee: funzioni, caratteristiche e cura.
Cosa sono le radici aeree?
Come si evince anche dal nome, le radici aeree sono radici esposte all’aria che crescono al di fuori del substrato. Tipiche di molte specie di orchidee, epifite, cioè che vivono attaccate agli alberi non come parassiti ma semplicemente per trovare supporto, e raggiungere punti più luminosi rispetto a quelli del fondo della foresta.
Queste radici hanno adattamenti unici che consentono alla pianta di assorbire umidità e nutrienti direttamente dall’atmosfera.
Ci tengo a dire che le radici aeree sono del tutto normali e non causate da eccesso o mancanza di umidità, o luce, molto spesso leggo e sento dire che il numero e la lunghezza delle radici aeree dipenda dalla scelta del coprivaso o del substrato, poco graditi alle orchidee, che cercano così di “scappare”, in realtà per le orchidee epifite è del tutto normale “lanciare” radici aeree in avanscoperta, fa parte della loro predisposizione genetica ed alcuni generi e specie lo fanno più di altre.
Il motivo per cui di rado acquistiamo orchidee in vaso, con abbondanza di radici aeree, è semplicemnte per il fatto che sono piante molto giovani, messe sul mercato alla prima fioritura, ve ne accorgerete dalla mancanza del segno di vecchi steli.
Con gli anni tutte le epifite e tutte le phalaenopsis tenderanno a prendere un portamento più prostrato e far partire radici in ogni direzione, ed è una cosa che adoro! Perché mi da l’idea che l’orchidea si sia adattata così bene all’ambiente che sta tornando alla sua forma naturale, lasciandosi alle spalle la costrizione dei tutori.
Funzioni delle radici aeree
- Assorbimento: Le radici aeree catturano l’umidità e i nutrienti dall’aria. Sono rivestite da uno strato spugnoso chiamato velamen, che aiuta nell’assorbimento rapido dell’acqua durante le piogge.
- Fotosintesi: A differenza delle radici delle piante terricole, queste radici aeree producono clorofilla, permettendo alla pianta di produrre energia attraverso la fotosintesi (molto importante nel caso di orchidee aphille cioè sprovviste di foglie).
- Supporto e Ancoraggio: In natura, le radici aeree aiutano le orchidee ad ancorarsi agli alberi, fornendo stabilità ma senza parassitare l’albero ospite.
Caratteristiche uniche
La forma e la struttura delle radici aeree delle orchidee varia significativamente tra le specie, alcune che presentano radici particolarmente robuste (come le Vanda) altre più delicate (come gli Oncidium).
ringrazio tantissimo Sofia per aver condiviso questa foto con una sezione di radice di Vanda (radice spezzata non volutamente ma a causa di uno sfortunato trasporto con corriere) in cui possiamo notare lo strato di velamen spugnoso intorno al filamento di radice interna
Cura delle radici aeree
Vanno innafiate? Spruzzate? Direzionate nel vaso? Ecco come prendersi cura delle radici aeree:
- Irrigazione: Non è necessario irrigare le radici aeree perché assorbono l’umidità ambientale. In ambienti molto secchi, potrebbe essere utile aiutarle a restare idratate. Tuttavia, bisogna evitare le nebulizzazioni, che di fatto non aumentano l’umidità ambientale e possono causare batteriosi in caso di acqua che si deposita sulle pagine fogliari e i ristagni d’acqua nelle ascelle fogliari delle phalaenopsis potrebbero causare marciume. Meglio un umidificatore.
- Manipolazione: Trattare le radici aeree con cura durante il rinvaso. Se diventano difficili da gestire perchè toccano altri vasi o le mensole, è possibile immergerle in acqua appena tiepida per renderle più flessibili ed elastiche e poi direzionarle delicatamente senza forzarle o danneggiarle.
Posso direzionarle nel vaso? In genere evito di coprire le radici aeree con il substrato, perché sono molto sensibili all’umidità, dato che sono abituate a catturarla dall’aria e potrebbero faticare ad adattarsi al nuovo ambiente “chiuso” e molto più umido, ma potreste considerarla come opzione, nel caso in cui l’orchidea abbia bisogno di maggiore supporto, o abbia perso tutte le sue radici nel vaso.
Strategie per la gestione delle radici aeree in vaso
Per minimizzare i rischi e supportare l’adattamento delle radici aeree al substrato, si possono adottare alcune strategie:
- Substrato: Scegliere un substrato con buona areazione e drenaggio, e usarne molto poco, aggiungendolo poco alla volta nel corso delle settimane abituandole al passaggio in modo graduale.
- Irrigazione: Mantenere un regime di irrigazione che permetta al substrato di asciugarsi tra un’annaffiatura e l’altra, evitando la ritenzione eccessiva di umidità.
- Monitoraggio: Dopo il rinvaso, monitorare attentamente lo stato delle radici e la salute della pianta, regolando le cure in base alle reazioni al nuovo ambiente.
Fondamentalmente, sebbene sia possibile inserire le radici aeree nel substrato durante il rinvaso, è importante farlo con attenzione e considerando che avranno bisogno di un periodo di adattamento.
Domande comuni
- Posso tagliare le radici aeree?
Mai tagliare le radici aeree, a meno che non siano chiaramente secche o marce. Se parliamo di orchidee su zattera, anche le radici aeree secche continuano ad avere una funzione di supporto e potremmo valutare di lasciarle, se non presentano macchie, muffa o segni di marciume.
- Perché le mie orchidee hanno tante radici aeree?
Una grande quantità di radici aeree è generalmente un segno di buona salute e indica che l’orchidea si è adattata all’ambiente di coltivazione e sta cercando di massimizzare l’assorbimento di umidità e nutrienti.
- Cosa fare se le radici aeree si seccano?
Se le radici aeree appaiono secche, potrebbe essere necessario aumentare l’umidità ambientale attorno alla pianta. Prova a utilizzare un umidificatore.
- Cosa fare se una radice aerea si spezza?
Non tagliarla perché potrebbe essersi spezzato soltanto il velamen esterno e potrebbe invece essere rimasto intatto il filamento radicale interno che continuerà a svolgere le sue funzioni. Taglia soltanto nel caso in cui secchi completamente.
Le radici aeree possono assicurare la salute e la fioritura delle orchidee e aggiungono una bellezza selvaggia esotica e misteriosa all’aspetto delle orchidee!
Differenze tra le radici delle orchidee e le radici delle piante terricole
Le radici delle piante terricole, sono adattate per assorbire l’acqua e i nutrienti dal suolo. Sono spesso più sottili e si estendono ampiamente nel terreno per massimizzare l’assorbimento. Inoltre, hanno peli radicali che aumentano ulteriormente la superficie di contatto. Queste radici non hanno bisogno di asciugarsi rapidamente come il velamen, perché il suolo fornisce un ambiente relativamente stabile e costantemente umido.
La differenza fondamentale tra queste due tipologie di radici risiede nell’adattamento alle loro specifiche condizioni ambientali. Le epifite, vivendo spesso in ambienti con accesso irregolare all’acqua, hanno sviluppato il velamen per massimizzare l’assorbimento dell’acqua quando disponibile. Le piante terricole, essendo in un ambiente dove l’acqua è più costantemente disponibile (anche se non sempre in abbondanza), hanno radici ottimizzate per un assorbimento continuo.
Questo ci spiega il motivo per cui le orchidee epifite hanno una richiesta di concimazioni inferiore rispetto alle piante terrestri, perché accumulando acqua e nutrienti nel velamen, come farebbe una spugna, e non utilizzandolo immediatamente, con un eccesso salino si rischia di danneggiare il velamen.
Queste differenze riflettono l’adattamento delle piante ai loro specifici ambienti. Le epifite, trovandosi spesso in ambienti forestali dove la luce solare diretta è limitata, si sono evolute per crescere più in alto, spesso sugli alberi, per accedere a più luce. Le loro radici specializzate consentono loro di sfruttare queste nicchie ecologiche. Al contrario, le piante terricole si sono evolute per ottimizzare l’assorbimento di risorse dal suolo e per stabilizzarsi grazie ad esso.
Perché le radici delle orchidee cambiano colore
La trasformazione delle radici delle orchidee da un colore bianco-argenteo a verde una volta bagnate è una caratteristica che troviamo principalmente in Vanda e Phalaenopsis. Il cambiamento di colore delle radici aeree da asciutte a bagnate diventa per molte orchidee un indicatore utile per valutare le esigenze idriche delle orchidee in casa.
Questo cambiamento di colore è dovuto principalmente alla struttura e alla funzione del velamen, quando intriso d’acqua il velamen diventa trasparente e rivela la clorofilla: il velamen opera come una spugna, assorbendo rapidamente l’acqua e i nutrienti disponibili. Quando è secco, riflette la luce, apparendo bianco o argenteo. Una volta che assorbe l’acqua, diventa trasparente, permettendo di vedere la clorofilla sottostante, responsabile della fotosintesi nelle radici.
Il velamen offre anche una protezione fisica, difendendo le radici dai danni meccanici e dall’essiccazione troppo rapida. Funziona, inoltre, come una barriera contro i patogeni e gli insetti nocivi.
Il velamen facilita lo scambio gassoso, consentendo alle radici di “respirare”. Questo è cruciale per la loro funzione fotosintetica e per la salute generale della pianta.
Perché non tutte le radici cambiano colore quando bagnate?
Il fenomeno del cambiamento di colore è tipico delle orchidee epifite, che crescono sugli alberi nelle foreste umide tropicali e subtropicali. Tuttavia, non tutte le orchidee mostrano questo cambiamento così evidente per vari motivi:
- Specie Terrestri: Alcune orchidee crescono nel terreno e possono non avere un velamen così sviluppato o addirittura non averlo, dato che le loro esigenze di assorbimento di acqua e nutrienti sono soddisfatte diversamente.
- Variazioni Specifiche: Esistono variazioni significative tra le diverse specie di orchidee nella struttura delle radici. Alcune possono avere un velamen meno pronunciato o caratteristiche che non alterano il loro aspetto in modo così drastico all’umidità.
- Condizioni di Crescita: Anche le condizioni di crescita, come l’umidità ambientale e la frequenza di annaffiatura, possono influenzare l’aspetto delle radici. In ambienti molto umidi, le radici aeree potrebbero apparire sempre verdi.
Il velamen è un esempio straordinario di come le orchidee si siano adattate per massimizzare la cattura di risorse in ambienti dove l’acqua e i nutrienti possono essere sporadici o difficili da ottenere tramite le radici terrestri. Questo adattamento evidenzia la diversità e l’ingegnosità delle strategie di sopravvivenza delle orchidee e ci ricorda anche l’importanza di comprendere le specifiche esigenze di queste piante uniche per coltivarle con successo.