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Epidendrum Stamfordianum

da Micaela Petrilli

Fornitore:
Rollke Orchideen
Presa il: 
02/10/16 Orchibò
Rinvaso: 
non effettuato
Substrato:
Bark medio
Coltivazione in pillole: 
Temperature: 20-26 clima caldo
Umidità: 50/60%
Riposo: si. Riduzione bagnature invernali
Luce: moderata (no sole diretto ore centrali)

, Epidendrum Stamfordianum, diarid'orchidee
Epidendrum Stamfordianum
Il genere Epidendrum comprende circa 1.000 specie molto varie, che possono assumere dimensioni assai diverse e sono diffuse in tutta la zona del Centro America.
Molto adatte agli incroci con generi affini, specialmente con la Cattleya vi si affiancano anche altri generi simili: Barkeria, Encyclia e Nanodes, che sono talmente simili tra di loro da essere considerati sinonimi.
Queste orchidee amano posizioni molto luminose, ma temono i raggi diretti del sole; in inverno per favorire la fioritura, è opportuno garantire alle piante un periodo di semi riposo vegetativo, con temperature inferiori ai 15°C. In linea generale queste piante non necessitano di annaffiature eccessive, ma durante i mesi più caldi dovremo intensificarle, avvicinandoci quindi molto al tipo di coltivazione che dedichiamo alle Cattleya.
L’E. Stanfordianum è originario dell’America Centrale dove cresce epifita a max. 300 mt slm.
In foreste asciutte in inverno, e piovose in estate.

In estate posizione luminosa, bagnata e concimata regolarmente ed abbondantemente ed in modo che un buon ricircolo d’aria la faccia asciugare bene. In autunno inizia il periodo di riposo con riduzione drastica delle bagnature e nessuna concimazione.

Coltivo come gli altri Epidendrum, abbondanti bagnature e fertilizzazioni estive, alta intensità luminosa, buon ricircolo d’aria, inverno in mansarda non riscaldata a 12/18 gradi e diminuzione delle bagnature, sospensione delle fertilizzazioni.

Note di Coltivazione:

  • a febbraio vegetazione in crescita

Fonti:

http://orchids.wikia.com/wiki/Epidendrum_stamfordianum

http://www.hortusorchis.org/en/orchidee-botaniche/25-e/392-epidendrum-stanfordianum.html

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