Home » come e quando concimare le orchidee

come e quando concimare le orchidee

da Micaela Petrilli
come equando si concimano le orchidee

L’importanza dei concimi e di una corretta fertilizzazione delle orchidee, è un’attività spesso trascurata, ma di estrema importanza, che va eseguita periodicamente, e con alcune accortezze affinchè sia efficace per le nostre piante.

l'importanza delle concimazioni

L’acqua del rubinetto delle nostre case, è vero contiene minerali e calcio, adatti alla nostra idratazione, l’uomo infatti riesce ad assorbirli, ma per le orchidee molti degli elementi disciolti nell’acqua del rubinetto non sono assimilabili, ad esempio il calcio presente nella nostra acqua sotto forma di carbonato di calcio, può andar bene per orchidee terricole, quali paphiopedilum e cymbidium, ma non per le epifite, che invece hanno bisogno del calcio sotto forma di nitrato.

In natura, infatti, l’acqua piovana, che scorre lungo i tronchi degli alberi a cui le orchidee sono attaccate, si carica di elementi nutritivi (foglie secche, escrementi ecc.) e li cede alle radici delle orchidee che ne vengono bagnate.

Cosa che, nei nostri vasi, di certo non accade.

Ecco perchè le concimazioni diventano molto importanti, per integrare l’acqua delle innaffiature con elementi adeguati a nutrire le orchidee.

, come e quando concimare le orchidee, diarid'orchidee

con quali prodotti concimare

Diventa quindi importante creare una routine di innaffiature e concimazioni, con prodotti giusti e nelle giuste quantità.

I principali elementi presenti in tutti i concimi sono azoto, fosforo e potassio, abbreviati nella sigla NPK.

La concimazione, può essere effettuata:

  • con concimi specifici per le orchidee, se acquisterete quelli in polvere idrosolubile, avrete un maggior rapporto quantità prezzo, perchè quelli liquidi sono già molto diluiti e li utilizzerete per un numero inferiore di bagnature;
  • concimi generici per tutti i tipi di piante, ma, dato che le esigenze nutritive delle orchidee, sono molto diverse rispetto a quelle delle altre piante terricole a cui siamo abituati, dovreste ridurre a 1/4 la dose indicata in confezione.

I concimi in commercio fanno tantissime promesse, ma una cosa importante che mi sento di dire è:

non possiamo “convincere” una pianta a fiorire, dandole un concime per la fioritura,

i diversi tipi di concimi servono a supportare la pianta nelle sue fasi, ma sarà sempre in base alle cure, luce e temperature fornite, che la pianta sarà in grado di fiorire o meno.

In linea di massima possiamo suddividere i concimi in 3 categorie:

  • bilanciato con apporto proporzionato dei principali elementi. In etichetta ci sono 3 valori uguali dietro le lettere NPK;
  • azotato con maggiore titolo di azoto rispetto agli altri elementi (che sono comunque presenti) adatto per la crescita vegetativa. In etichetta il numero maggiore è il primo dietro le lettere NPK;
  • fosfatico che è a maggiore titolo di fosforo per supportare le piante in fioritura, infatti il fosforo di per se non serve a “far fiorire” le orchidee, ma accresce la capacità di accumulare energia da parte di tessuti e radici e non meno importante, ne migliora la resistenza agli attacchi di parassiti. In etichetta il valore più alto è quello al centro tra i 3 numeri indicati dopo la sigla NPK.

Naturalmente è possibile erogare sempre un concime bilanciato e sarà poi la pianta stessa a sfruttare maggiormente gli elementi nutritivi che più le servono!

, come e quando concimare le orchidee, diarid'orchidee

quando e come concimare

In genere per un concime specifico per orchidee idrosolubile, la quantità consigliata è di 1gr per litro d’acqua.

Ma quando si concimano le orchidee?

La concimazione delle orchidee, va effettuata quando la pianta è in crescita vegetativa, cioè quando vediamo radici, foglie, steli in crescita o quando è in fioritura, infatti, se l’orchidea è in una sorta di “riposo”, sovraccaricare le radici con la concimazione, potrebbe causare un accumulo di sali, deleteri per le radici stesse.

La fase di crescita vegetativa e fioritura e la conseguente concimazione, in genere, vanno dalla primavera, all’autunno. In inverno invece preferisco evitare di concimare le  mie orchidee.

Come si concimano le orchidee?

Ci sono diverse scuole di pensiero per quanto riguarda la metodologia per concimare le orchidee:

  • concimare a radici asciutte
  • concimare a radici bagnate

questo secondo sistema prevede una concimazione in due passaggi, in cui nel primo si innaffia con sola acqua e subito dopo si procede ad innaffiare, nuovamente, con acqua concimata.

Personalmente mi trovo meglio con il primo metodo e bagno le mie orchidee a radici asciutte.

Il motivo principale per cui viene consigliato di concimare a radici bagnate è per evitare di bruciarle, infatti l’acqua concimata, viene ulteriormente diluita, nel momento in cui la eroghiamo in un vaso già bagnato, ma controllando attentamente le quantità di minerali disciolti in acqua, (grazie all’aiuto di strumenti come phmetro e conduttivimetro) e mantenendo basso il livello di conduttività dell’acqua (intorno ai 300/500 mcs), non correremo questo rischio e risparmieremo molto tempo, soprattutto in caso di collezioni numerose!

Inoltre in natura l’acqua piovana riceve un carico di minerali minimo, ma costante e in questo modo, mi sembra di replicare il più possibile una condizione naturale.

In merito alla tecnica vera e propria potete scegliere il metodo di innaffiatura che più vi è congeniale, ne parlavo proprio in questo post.

, come e quando concimare le orchidee, diarid'orchidee

come combinare concimi e trattamenti

In casa, non possiamo contare sulla lotta ai parassiti, da parte di insetti antagonisti, o ai funghi, grazie a micorrizie amiche, saremo quindi nella necessità, di dover trattare le nostre piante con dei fitofarmaci.

Ma come possiamo fare a concimare una pianta che ha bisogno di antiparassitario o antifungino?

trattandosi di elementi chimici è molto importante evitare reazioni indesiderate tra trattamenti e fertilizzanti, eccovi quindi un breve schema, su come sia possibile trattare una pianta, sia con concimi che con fitofarmaci o booster:

  • in acqua va sempre diluito prima il trattamento e poi il concime;
  • il fertilizzante nitrato di calcio è bene erogarlo da solo;
  • l’azoto in grandi quantità non è compatibile con alcuni antifungini, quindi in caso di boost ad alto carico di azoto (primo numero dopo le lettere NPK) non possiamo usare anche fungicida;
  • antiparassitari e antifungini si possono erogare insieme, ma considerando che sottoponiamo la pianta ad un trattamento stressante;
  • i trattamenti sistemici vanno ripetuti dopo 10 gg. dalla prima applicazione per garantirne l’efficacia.

Buone concimazioni!

, come e quando concimare le orchidee, diarid'orchidee

Ti potrebbe interessare

8 commenti

Lavori d'autunno • diarid'orchidee 1 Novembre 2023 - 09:11

[…] […]

risposta
Micaela 26 Giugno 2023 - 18:40

Ciao Marcella, non so perché ma non riesco a rispondere direttamente al tuo commento! Spero comunque che la risposta ti arrivi 🙂 Tra le orchidee più “mangione” ci sono i cymbidium, le cattleya e le Vanda, poi le orchidee che fanno riposo invernale come tutti i catasetum e simili e i dendrobium tipo il nobile vogliono molto nutrimento durante la fase di crescita per arrivare belli pieni all’autunno e al riposo. Pe le altre specie puoi tenerti sui 500mcs in estate al massimo 800 e rimanere sui 200 in fasi meno produttive

risposta
Marcella Brizzi 22 Giugno 2023 - 19:08

Ottimi suggerimenti da te, carissima Micaela! Avresti modo di dirmi quali orchidee necessitano di più concime, tipo dendrobium nobile ibrido, odontoglossum…e quali ne vogliono poco, tipo paphiopedilum o botaniche? Grazie mille per la tua pazienza, competenza e soprattutto per il tuo tempo, con così tante meravigliose piante da curare non sarà molto! (ma che bello!!!)

risposta
La Phalaenopsis bellina • diarid'orchidee 23 Ottobre 2022 - 13:09

[…] […]

risposta
Emanuela Emilia Riganti 7 Gennaio 2022 - 22:11

Molto chiaro e utile. Io ho un’orchidea morente inviata in 23 giorni da un vanditore. E’ una cochleanthes e ne rimangono solo po e foglie verdi, dopo aver asportato quelle morte, le ho tolte dal vaso piccolo le ho immersa in acqua e poi le ho fatte scolare. Poi le ho messe in un vaso da orchidee e in uno di vetro con argilla circa 1cm più sotto per raccogliere l’acqua in eccesso. Ora cosa posso fare per aiutarle a vivere? Emanuela

risposta
Micaela 7 Gennaio 2022 - 23:31

Ciao Emanuela, che peccato 20 giorni di viaggio sono davvero troppi, la pianta sarà in condizioni difficili, le opzioni sono un trattamento con un fungicida a base di propamocarb se ci sono problemi di marciumi. Poi andrà lasciata in luogo caldo e luminoso per vedere se riprenderà a vegetare.
Speriamo si riprenda!
Micaela

risposta
Anna 25 Maggio 2021 - 20:47

Interessante

risposta
Micaela 25 Maggio 2021 - 23:44

Grazie Anna! Sono contenta ti possa essere utile!

risposta

lascia un commento

* utilizzando questo form ci autorizzi al trattamento dati, come indicato nella privacy policy