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Fornitore: Karge orchideen
Presa il: 21/04/17
Ultimo rinvaso: primavera 2018
Substrato: orchiata, sfagno, perlite
Supporto: ciotola in plastica
COLTIVAZIONE IN PILLOLE
Temperature: Min 10℃ Max 28℃
Umidità: 60%
Riposo: Si
Intensità luminosa: Alta
pagella
e’ una pianta davvero semplice e soddisfacente, a crescita veloce, bisogna solo poter garantire il riposo invernale e tanta luce
Notizie generali
descrizione e distribuzione
Il genere Encyclia appartiene al gruppo/famiglia delle orchidee Cattleya.
Le esigenze colturali, variano molto in base alla specie e alla sua provenienza, ma in linea di massima sono piante che amano forte intensità luminosa, temperature da intermedio a calde, ed alta umidità, va bene dare abbondanti bagnature dalla primavera a tutta l’estate, ma è necessario coltivarle in un substrato che permetta alle radici di asciugare in fretta.
L’encyclia Maculosa è originaria del Messico, dove cresce spontanea ad alta quota fino a 2400 mt. slm.
note di coltivazione
L’Encyclia maculosa, fa parte di quel gruppo di Encyclia a cui dare riposo asciutto in inverno, ed abbondanza d’acqua durante quello estivo.
Trovo sia una pianta molto interessante, gli pseudobulbi rimangono compatti nelle dimensioni e vicini tra loro, le foglie all’apice non diventano lunghissime, e riesco a collocarla facilmente nella struttura portavasi, tollera alta luminosità e il grande caldo estivo, nonostante si trovi in natura ad alta quota, il fiore è davvero particolare e conquista nonostante le piccole dimensioni, si presenta in grappoli, con il dorso dei petali dall’effetto ruvido da cui il nome “maculosa” ed è profumato!
Inoltre è una pianta a crescita veloce!
DIARIO DI COLTIVAZIONE
2021
ad aprile fiorisce una sola vegetazione. La primavera ancora non sembra arrivata e le temperature sono ancora un continuo sali scendi.
Comunque provo a spostarla su una mensola più alta, perchè temo non ricevesse abbastanza luce.
2020
l’inverno lo trascorre in veranda con temp. min. di 10 gradi e le faccio osservare un riposo asciutto.
in primavera la rinvaso in orchiata, sfagno e perlite.
Come per gli oncidium, questa orchidea sviluppa le radici in superficie e metterla in un vaso largo e profondo sarebbe pericoloso per i marciumi radicali così opto per una ciotola.
Approfitto del rinvaso per dividere la pianta, ma le divisioni non radicano e non accestiscono, peccato. Magari riproverò mettendole in sfagno.
2018
Ha trascorso l’inverno nella mansarda non riscaldata con bagnature diradate, per dare il riposo fresco invernale, buona umidità relativa, e luci led. A fine inverno fiorisce!
2017
ad aprile la acquisto già fiorita alla mostra di orchidee di Monteporzio Catone.
La fioritura si protrae a lungo, la pianta è ben accestita e ogni nuova crescita porta uno stelo a fioritura.
A fine estate è diventata molto più grande, così la metto in un vaso poco più ampio, non riesco a districare il groviglio di radici, così dopo aver tolto il grosso del vecchio substrato, la rinvaso così com’è in bark di pezzatura medio-piccola.